È un attivista egiziano, nato da genitori di religione cristiana ortodossa copta, arrestato all'aeroporto del Cairo nel febbraio 2020. Nel giugno scorso, dopo oltre un anno di detenzione cautelare, la magistratura ha rivelato il capo d’imputazione in merito a un articolo che Zaki, studente ma anche attivista per i diritti umani, ha pubblicato su un portale egiziano nel 2018 per denunciare le persecuzioni subite dalla minoranza copto-cristiana nel Paese. La detenzione è poi terminata con la sua liberazione a dicembre 2021. Nonostante il rilascio, non sono decadute le accuse, e per via del procedimento ancora in corso Zaki non può lasciare il Paese per tornare in Italia e proseguire gli studi. La nuova udienza del processo a carico dello studente si terrà il 27 settembre.

Essendo Zaki studente all'Università di Bologna, il suo arresto ha suscitato attenzione mediatica e mobilitazioni da parte della società civile e della politica italiana.