Charles de Foucauld, “fratello universale”

Nell’ultima enciclica “Fratelli tutti”, Papa Francesco lo indica come una «persona di profonda fede, la quale, a partire dalla sua intensa esperienza di Dio, ha compiuto un cammino di trasformazione fino a sentirsi fratello di tutti» (286).

«Egli andò orientando il suo ideale di una dedizione totale a Dio verso un’identificazione con gli ultimi, abbandonati nel profondo del deserto africano. In quel contesto esprimeva la sua aspirazione a sentire qualunque essere umano come un fratello, (286) e chiedeva a un amico: “Pregate Iddio affinché io sia davvero il fratello di tutte le anime di questo paese”. (287) Voleva essere, in definitiva, “il fratello universale”. (288) Ma solo identificandosi con gli ultimi arrivò ad essere fratello di tutti. Che Dio ispiri questo ideale in ognuno di noi».

Un messaggio attuale, la testimonianza di vita di Charles de Foucauld, che sarà proclamato Santo il prossimo 15 maggio a Roma (con altri 9 beati, tra i quali alcuni martiri).

Il sacerdote diocesano francese, nato a Strasburgo il 15 settembre 1858, durante la sua giovinezza aveva vissuto un periodo di profonda inquietudine, che lo pervase per tutta la vita.

Solo in Gesù, in una totale adesione alla sua volontà, trovò una risposta, e il significato della sua vocazione nel deserto nel sud dell’Algeria tra la popolazione tuareg di fede islamica, cercando di costruire una fraternità che riguardasse tutti gli uomini e in cui tutti, cristiani, musulmani, ebrei… si potevano sentire accolti.

Si definì “monaco missionario”: visse umilmente e poveramente, nel silenzio e nella preghiera, identificandosi con gli ultimi, riconoscendo Dio nei più poveri ed emarginati.

Charles de Foucauld può essere un esempio di “uomo autenticamente sinodale”, per la sua vicinanza verso il prossimo e il dialogo cercato con tutti, per quell’umanità che ci lega gli uni agli altri, in quanto siamo tutti fratelli. La fraternità come un dono da costruire, aprendosi alla presenza dell’altro, anche nella sua diversità…

Una vita straordinaria, la sua, che si concluse, con la sua uccisione, il 1° dicembre 1916, ispirando poi la nascita delle Piccole Sorelle e i Piccoli Fratelli di Gesù, che continuano il suo messaggio spirituale, vivendo la vita di Nazareth dove il Signore li ha posti.

Con la canonizzazione di questo sacerdote missionario, esploratore del deserto e dell’anima, la Chiesa ci invita a “camminare sulle sue tracce di povertà, contemplazione e servizio ai poveri”, come modello di santità percorribile per un cammino di comunione e di fraternità universale.

Per avvicinarsi a questa celebrazione e conoscere Charles de Foucauld, il Festival della Missione, Pastorale Giovanile diocesana di Milano, l’Ufficio diocesano per la Pastorale Missionaria, PIME, Discepole del Vangelo, Giovani cristiani e musulmani in dialogo, hanno organizzato per tutte le persone interessate, ma specialmente per i giovani, alcune iniziative, tra cui il momento di preghiera e di testimonianza che si è tenuto per la parrocchia Sant’Anselmo da Baggio a Milano giovedì 24 febbraio.

I prossimi appuntamenti:

Mostra

Una mostra itinerante su Charles de Foucauld a cura del PIME sarà in esposizione presso il Centro Pastorale Ambrosiano (via San Carlo, 2 - Seveso MB), dal 24 marzo al 26 aprile.

Durante i seguenti giorni sarà possibile visitare la mostra accompagnati dalle Discepole del Vangelo, che presenteranno la spiritualità del Beato e prossimo Santo attraverso una loro testimonianza personale:

domenica 27 marzo, dalle ore 15.00 alle ore 18.00;

sabato 2 aprile, dalle ore 15.00 alle ore 18.00;

sabato 9 aprile, dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

Per prenotare una visita e richiedere una presentazione/testimonianza, gli interessati devono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Serata di dialogo tra giovani cristiani e musulmani alla ricerca della fratellanza comune

Giovedì 7 aprile, alle ore 18.30, alla Moschea Milano Sesto (via Bernardino Luini, 1 - Sesto San Giovanni MI).

Segnalare la propria partecipazione (singola o di gruppo), inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.