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Padre Piero Demaria

Piero Demaria nasce a Cuneo nel 1978 e attraverso lo scoutismo scopre la sua passione per il silenzio vissuto in mezzo alla natura, per la strada percorsa insieme e in solitaria e per il servizio. Dopo la laurea in Fisica decide di entrare nei Missionari della Consolata e viene ordinato prete nel 2012 a Cuneo. Quasi a mo’ di “viaggio di nozze” vive un tempo a Gerusalemme presso l’università ebraica, dopodiché viene inviato insieme a due confratelli ad iniziare la presenza dei Missionari della Consolata a Taiwan. Dal 2015 al 2022 è a Nervesa della Battaglia (TV) insieme ad alcuni confratelli e laici dedito alla vita missionaria a contatto con i giovani, le famiglie e le parrocchie della zona. Da marzo di quest’anno è a Torino per il nuovo polo culturale in via di realizzazione.  

Convegno missionario giovanile: vento di novità

comigi 5Era iniziato sotto la pioggia scrosciante quello che si annunciava un incontro pieno di allegria e voglia di conoscersi. Non è stato certo il cielo nuvoloso ad impedire ai più di trecento giovani accorsi da tutta Italia di iniziare a scambiarsi qualche battuta all’interno del colonnato di piazza san Pietro, venerdì 22 aprile, in attesa di salire alla sala Clementina per incontrare Papa Francesco. Il chiacchiericcio ha lasciato spazio ad un silenzio carico d’attesa quando ci si è resi conto che il nostro caro fratello maggiore nella fede stava per entrare in sala. comigi 1Un’ovazione fatta di mille applausi lo ha accolto e lui, con molta semplicità, si è schernito facendo cenno di sedersi e di smettere di applaudire in modo che l’udienza potesse avere inizio. Tre i verbi cardine di cui Papa Francesco ci ha parlato: alzarsi, prendersi cura e testimoniare con la vita ciò in cui si crede. I motivi per cui essere afflitti o preoccupati in questo particolare periodo storico non mancano di certo, ma se avremo il coraggio di liberarci dai vincoli che ci impediscono di metterci in cammino, se sapremo prenderci cura di chi ci vive accanto, o è lontano e anche di noi stessi, se sapremo aprire la bocca ad un sorriso non professionistico, da pubblicità, ma semplice, di quelli che salgono dal cuore, non c’è motivo per cui la nostra vita non possa essere una splendida avventura. Speravamo di potergli stringere la mano e già fantasticavamo comigi 2sulle parole da dirgli, come ringraziamento per il suo impegno per la pace o per il suo essere punto di riferimento di fede e di umanità, ma è stato ancor più bello vederlo giocare con i piccoli che erano in sala in prima fila, offrendo sorrisi e parole di incoraggiamento a tutti.

comigi 3Il tema del Co.Mi.Gi è “la missione riparte dal futuro”: un futuro così incerto, così precario da far dubitare addirittura della sua possibile esistenza. Federica ci raccontava di come il Covid abbia un po’ “rubato" alle giovani e ai giovani come lei la possibilità di sperimentare il brivido dell’esame di maturità, con tutto ciò che esso comporta: dalle serate passate a studiare insieme agli amici, alle feste per celebrare la fine di un percorso importante. Se si riesce a far tesoro delle difficoltà che ci tocca affrontare, diceva lei ad una platea di giovani attenti, anche questo tempo così strano ci può aiutare a crescere più forti e capaci di affrontare le sfide che la società ci impone.

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Al Co.Mi.Gi ci sono Rocco e Rachele con il piccolo Guglielmo, arrivati da Foggia, direttore di un laboratorio di biologia con un passato da direttore di Missio Giovani lui, medico lei, c’è Lucia da Torino, vent’anni ed una laurea in medicina appena iniziata, ci sono le giovani Francesca e Giulia, che hanno vissuto un’ esperienza in Mozambico, insieme a Tatiana, direttrice del centro missionario di Trento, ci sono tanti altri giovani e animatori, missionari e testimoni.

Ci aspettano ancora conferenze sulla missionarietà nel mondo contemporaneo e mille laboratori tra cui giornalismo, custodia del creato… tanti aperitivi con i missionari fino alla Messa conclusiva che sarà celebrata lunedì 25 aprile, per poi ritornare ai nostri contesti di provenienza.

comgi 6Camminando su e giù per i viali verdeggianti della bellissima location “Fraterna Domus” a Sacrofano, respirando il clima di fraternità, di voglia di stare insieme e di stringere legami di amicizia e collaborazione, sembra proprio che sia ancora possibile sperare in un futuro in cui la voglia di rimboccarsi le maniche in modo da poter vivere per-dono, disarmando la tentazione di costruirsi nemici e provando a risolvere i conflitti in maniera non violenta, non siano una mera utopia, ma un sogno che si può iniziare a vivere, oggi.

Padre Piero Demaria

Piero Demaria nasce a Cuneo nel 1978 e attraverso lo scoutismo scopre la sua passione per il silenzio vissuto in mezzo alla natura, per la strada percorsa insieme e in solitaria e per il servizio. Dopo la laurea in Fisica decide di entrare nei Missionari della Consolata e viene ordinato prete nel 2012 a Cuneo. Quasi a mo’ di “viaggio di nozze” vive un tempo a Gerusalemme presso l’università ebraica, dopodiché viene inviato insieme a due confratelli ad iniziare la presenza dei Missionari della Consolata a Taiwan. Dal 2015 al 2022 è a Nervesa della Battaglia (TV) insieme ad alcuni confratelli e laici dedito alla vita missionaria a contatto con i giovani, le famiglie e le parrocchie della zona. Da marzo di quest’anno è a Torino per il nuovo polo culturale in via di realizzazione.